Un'Illustrazione ritraente Fuma Kotaro
Come agire di fronte alle avversità?... noi shinobi siamo semplici soldati. Ci si insegna l'onore, l'onore significa sacrificio, il sacrificio significa morte... la nostra o quella dei nostri nemici. Ad ogni modo, in fondo, è l'unico per il cui si sta formando un soldado, per annullare l'opera degli dèi. La morte ci raggiungerà tutti, specialmente ai soldati. Verrá inevitablemente come il sole, bisogna solo temerla si temiamo quello che c'è dall'altro lato, o se vedi oscurità nella tua anima invece della luce… in un certo senso i soldati sono dei, danno la vita perché altri vivano in pace, anche se solo effimero. Quelli che sopravvivono porteranno una parte de te con loro, le tue gesta diventeranno semi nelle loro vite, il sacrificio continuerà. Lì dove l'ordine è rotto, dove regna la crudeltà e l'anarchia… noi doku-ro, siamo la risposta e la legge. Andiamo lì dove hanno bisogno di noi e lo facciamo con preparazione. Il Nostro addestramento non ha rivali, le tecniche originarie sono un segreto sigillato con il sangue. Pregate perché non abbiano bisogno di noi, ma se lo fanno, pregate che le vostre azioni siano state buone e noi crediamo in esse. La Dokurotai ha tradizioni solide come montagne, la nostra strategia è versatile e forte; le nostre shin-gunto letali, semplici, e di antica fattura. Piccole…, ma con anima. Le Kunoichi sono guerriere che hanno fatto un patto con i kami. Sono capaci di restituire la gloria ai caduti per cui, quelli che lo meritano, troveranno il loro posto nell'aldilà. Però solo loro decidono per cui lottare, e come farlo. Dominano la naginata e le kanzashi, esploratrici, inseguitrici, truffatrici ... e letali, capaci di portarti in cielo, e da lì, toglierti. In tempi di pace, il silenzio delle foglie governa, però in guerra, il lavoro di “Josei-no-heiwa” (“Pacificatori”) non ha fine. Sono rapidi e letali, possono vincere un combattimento senza che nessuno le scopre. Un'arma in ogni mano è il suo partner di ballo, la morte e le sue conoscenze per distruggere le leggende o crearle, il suo biglietto da visita. Lo scetticismo è una sentenza di morte, però dubitare fa parte dell'integrità di un doku-ro. In tempo di pace, L'Hojo-jidai suonavano melodie con le sue campane; dopo che il castello cadde le canzoni di pace vennero dimenticate per sempre. Tutto l'esercito aveva bisogno di guerreri specializzati nella vittoria. Gli “Sōhai” sono monaci samurai guerrieri, i guardiani della gente. Nell'antichità i sovrani erano addestrati con loro prima di prendere il posto nella storia ... senza eccezione. La loro armatura è la propria volontà… e sono formidabili. . Ogni tanto appariva uno di loro con l'energia e la forza dei kami… lo chiamavano “Shinryaku-sha” (“Aggresore”), un essere capace di evocare eserciti. Implacabile, intrepido, un lottatore instintivo… la morte di un guerriero del genere dipendeva solo da quello che i kami destinavano per lui. Tra i doku-ro si diramano i “Mujōna-sha” (“I Senza anima”), agili, forti, veri signori della katana… il loro stile è la combinazione perfetta di flessibilità e durezza. Le diaboliche ombre del clan. Quelli che nessuno sa chi sono ad eccezzione di chi li addestra, e che fanno in modo che nessun membro del clan fallisca nel suo lavoro ne perdoneranno il suo fallimento.… il nostro “Sōhai”. Senza pietà. Non ci sono regole pulite del gioco in battaglia. Senza la spada usa un bastone, senza bastone usa una pietra, senza la piedra usa i tuoi calci e i tuoi pugni. Se è necessario perdi la tua vita, però fai che la perda prima il tuo nemico. Non dubitare mai, non temere, non pensare a lungo. Bisogna dominare i sentimenti. Se il tuo nemico è più forte non combattere contro di lui allo scoperto, usa una strategia e l'inganno. Il miglior shinobi non mostra l'onore, non usa un nome reale, e fa si che tutti si domandino se davvero sia esistito. Nei tuoi ultimi istanti, come un soldato sappi che loro dovranno rispondere alla stessa domanda alla quale dovrai rsipondere anche tu: con la tua vita ha creato la morte, o con la tua morte hai creato vita? Questa è la domanda che ogni uomo che mi sopravviva dovrà rispondere: come vivrà e per che cosa? Mi ritiro in pace.
(FUMA) Kazama Kotaro. TUTTI I DIRITTI RISERVATI © Federico Fava Tsukahara Kyoshi - Traduzione Italiana Sensei Giorgio Barbagallo. ©Shinobi Dokurotai Dojo International Uruguay Fuma Ryu Ninjutsu Society. ©Fukurou Ninja Dojo Italian Representative Fuma Ryu Ninjutsu.