nella foto l'inscrizione in Shodo del Fukurou Ninja Dojo realizzato dalla Sensei Shodo Kumino Onishi
La carta giapponese si estrae da tre piante principali, quali:
- Kozo (gelso giapponese, broussonezia kazinoki e altre varietà della stessa famiglia). - Mitsumata (edgeworthia papytifera - bastone di S. Giuseppe). - Gampi (wikstroemia canescens). Si producono nelle regioni di: Kochi, Echizen, Oguni, Ogawamachi e Mino. Che tipi di carta giapponese esistono? Esistono circa 94 tipi di carta giapponese che derivano da queste 3 piante principali. A volte si mischiano con la canapa ed altre fibre come decorazione. I diversi tipi di carta nacquerio dalle varie tappe della storia giapponese incluso le guerre e le crisi economiche. In questa situazione, il popolo giapponese si vide obbligato a cercare nuove forme di elaborazione e processi, per risollevare queste epoche che con il passare del tempo, sono nate un'ampia varietà di carta, che differenziano in base alla grandezza, spessore, trattamento e constituzione. I certificati imperiali si fabbricavano in Kozo fino ad oggi, e il suo colore è roseo.
I certificati antichi delle ryu precedenti alla restaurazione del periodo Meiji si fabbricavano in Mitsumata e la sua colorazione era leggermente giallo melone.
Tutte le publicazioni successive alla restaurazione Meiji, incluse le certificazioni, si fabbricano in Gampi, con la colorazione tendente al giallognolo. Il famoso Mi-zi ("carta di riso"), proveniente dalla Cina, è usato unicamente da quelle scuole moderne che non hanno avuto acceso a questa conoscenza per tanto sono da definirsi invenzione occidentale senza tradizione storica. FOTO: Certificacion realizada en Mitsumata.