Ieri, 23 Aprile, giorno che ricorda S. Giorgio, mi sveglio determinato a presenziare al Japan Fest dopo 3 anni che ne ricevo inviti a parteciparvi con la mia scuola di Ninjutsu. Ho sempre declinato l'invito perchè i miei allievi non amavano esibirsi in pubblico e inoltre la visione e la pratica del Ninjutsu deve rimanere dentro le 4 mura del Dojo, e forse visto anche quello che ci spacciano per ninjutsu, non è del tutto malvagia l'idea di rimanere conservatori. Per cui arrivo a Catania,posteggio, aspetto l'apertura dei Cancelli dell'Istituto A. Gioieni all'interno del quale si svolge l'evento. In compagnia delle mie inseparabili reflex, comincio a guardare gli stand pieni di Merchandising Giapponese e non, fra Manga e Cosplayer, cerco anche di trovare qualcosa che manifesti davvero lo spirito del Sol Levante.
Salgo al 1° Piano e da buon Maestro di Arti Marziali, seguo un interessantissima conferenza sul Hojo Jutsu, L'arte Guerriera della Corda e al termine un piccola dimostrazione di come veniva praticato l'arresto ai tempi dei Samurai. Terminata la conferenza, ringrazio il relatore e mi accingo ad uscire fuori dal teatro e continuo la mia perlustrazione alla ricerca di qualcosa caratteristicamente giapponese, appena pochi passi e noto una mostra di Shodō: la via della scrittura, una vera e propria Arte.
Conosco la Bella Sayoko Onishi, Danzatrice di Butoh,
figlia della Maestra Artista la quale mi spiega qualcosa su questa vera e propria maestrìa sull'uso della scrittura. Successivamente vado a fare delle foto nell'area Palco, dove si stava svolgendo una sfilata in kimono e yukata tradizionali giapponesi. Appena dopo pochi minuti ritorno nello stand di Shodo, perchè ero attratto da quelle vere e proprie opere d'arte, la bella e cara Sayoko Dono ,mi presenta a la sua "Okasan" - Madre - avendogli parlato di me come Sensei di Arti Marziali tradizionali giapponesi e avendogli tradotto le mie parole di elogio e amore che esternavo verso questa bellissima e incantevole terra, purtoppo oggi tribolata da continui terremoti di proporzioni apocalittiche che minano le sorti stesse del Giappone. Nasce una bella intesa fra me, Sayoko e la Okasan, io, con un giapponese nemmeno scolastico.. cercavo di farmi capire, non sapendo che la Maestra capisce bene l'italiano, poichè ci vive da qualche anno inquanto risiedono con la figlia a Palermo.
Sono davvero colpito per l'affetto che mostravano nei miei confronti a tal punto di autorizzarmi a fargli delle foto delle loro Opere, in quanto era rigorosamente vietato fare foto alle Opere Darte della Maestra Kumiko Sama.
In ultimo, per ringraziarmi di tale amicizia, la Okasan Kumiko, realizza un tipico esempio di Shodo ,mi chiede cosa volessi scritto nella maniera tradizionale, gli rispondo, visto che il nome completo gia mi era stato fatto in passato da un'altra cara amica Giapponese, Satomi, gli dico di scrivere il nome della mia Accademia di Ninjutsu, ovvero: Fukurou Ninja Dojo.
Con solerzia e dedizione, lei, la maestra, si prepara ad un vero e proprio rituale di preparazione, lo Shodo si svolge rigorosamente a terra, quindi prepara l'inchiostro, la stuoia, la carta e con un fare dolce e delicato, la sua mano cominca a spennellare sulla carta componendo questo gesto esclusivamente per me, ero emozionato e privilegiato, attorno a noi si era formata una grande folla ad ammirare questa Arte Millenaria che grazie a persone stupende come Kumiko e Sayoko sopravivverà ancora. Altro Grazie va ad un'altra presenza incantevole, Naoko Orata,) anche lei ha collaborato alla manifestazione,mostrandosi in abito tradizionale,Kimono.
DOMO ARIGATOU GOZAIMASHITA!!!!
Strumenti per la realizzazione dello Shodo
Preparazione dell'inchiosro per la realizzazione dello Shodo
Shodo, Fukurou Ninja Dojo con tanto di firma della Maestra.
Shodo: Fukurou Ninja Dojo sorretto dalla Bellissima Naoko
Sensei Giorgio Barbagallo con la Bellissima ed incantevole Sayoko Onishi e la Madre, Maestra di Shodo.
Foto Sopra: Sensei Giorgio Barbagallo e Naoko Urata