Fudo Myoo è una divinità buddhista, è il "protettore", il "nume tutelare" dei samurai. Mentre per le battaglie il riferimento dei samurai era Haciman (il dio della guerra del pantheon giapponese), per l'evoluzione spirituale e della pratica marziale individuale quale duello il riferimento era invece Fudo Myoo. un importante testo sulle arti marziali scritto da Yagyu Munenori, il maestro di spada dello shogun Tokugawa (si parla quindi del maestro di spada del più famoso shogun del Giappone), è scritto: 'Assumi la postura corretta, unisci le palme delle mani, ripeti ad alta voce 'Fudomyo-o' e conserva nella mente l'immagine di Fudo Myoo. Allora il corpo, la parola e la mente si uniranno, e ti accorgerai che la mente è tranquilla e in pace. Tale stato è chiamato 'sanmitsu byodo', o uguaglianza dei tre segreti. Questo stato mentale somiglia a quello della preghiera. Non appena smetti di tenere le mani giunte e di ripetere il nome del Buddha, l'immagine del Buddha svanisce dalla tua mente. La mente torna a essere irrequieta. Tale condizione è priva di disciplina mentale." Un'altra e più articolata citazione di Fudo Myoo in un testo marziale dell'antico Giappone la metto, magari, in un post successivo. Anche nel kendo moderno, l'importanza di Fudo Myoo è presente. Egli è considerato colui che protegge dai quattro demoni o veleni che possono affliggere il kendoka (i quattro Shikai, sui quali avevo scritto un post tempo fa nella sezione "discipline correlate"), o meglio: lo stato mentale di Fudo Myoo è lo stato mentale che protegge dai quattro shikai. Questo stato mentale è detto "Fudoshin" ovvero "mente immobile", ed è la condizione ricercata dal kendoka come condizione ideale per affrontare i combattimenti (e tutte le situazioni della vita!!). In Fudoshin la mente è stabile, e nulla può alterare la sua stabilità e il suo equilibrio, ma allo stesso tempo la mente è presente a tutto ciò che accade, non fissa nulla e conosce tutto, non vuole nulla e può fare tutto. Ancora una volta immobilità e azione, non come antitesi, ma come condizione la prima della seconda (in verità l'azione è possibile anche senza questa immobilità di fondo, ma in tal caso si tratta di un'azione imperfetta, che potremmo anche dire, riferendoci a un contesto più propriamente spirituale, "mondana"). E' curioso (ma a questo punto del discorso non lo è più nemmeno tanto) il fatto che allo stato mentale di Fudoshin nel kendo venga sempre associato lo stato mentale di Sei-chu-do, che significa allo stesso tempo, più o meno, "calma dinamica" e "movimento nella quieta armonia". Anche in Sei-chu-do la perfetta immobilità si sposta con la perfetta azione, e la perfetta azione può accadere solo nella perfetta immobilità. Ci si chiederà in cosa differisce Fudoshin da Sei-chu-do… Boh! Sono sfumature che conoscono i giapponesi credo, come certi popoli del nord che hanno sei o sette termini per indicare la "neve", ciascuno con una sfumatura che, per loro che vivono prioritariamente con la neve, attribuisce un preciso e unico significato a ciascuno di questi sei o sette termini.